VACCINI: minori e ricoverati in strutture sanitarie. Chi decide?

Chi decide su vaccino in caso di minori o di soggetti non in grado di autodeterminarsi?

Analizziamo alcune ipotesi particolari.

Minori e Genitori separati in disaccordo.

In caso di separazione già in corso è competente il giudice della separazione.

C’è da dire che, in passato, e con riferimento a vaccinazioni contro il papilloma virus e la meningite, nei casi di disaccordo tra i genitori, il giudice aveva ritenuto di non poter autorizzare tali vaccinazioni perché non obbligatorie, ma facoltative, e considerato che «non esisteva un grave pregiudizio vista la scarsa diffusione delle malattie sul territorio nazionale». (Tribunale di Milano, sezione IX civile, ordinanza depositata il 9 gennaio 2018). Nella pronuncia menzionata il Giudice aveva in ogni caso richiamato i genitori a «ridimensionare la loro conflittualità, valutandosi eventualmente anche una limitazione della capacità genitoriale».

Oggi, la larga diffusione del Covid-19 e sue varianti, potrebbe portare a pronunce differenti.

Vi è poi il caso dei cd. “grandi minori” ovvero dei ragazzi prossimi alla maggiore età, alla cui volontà hanno dato rilevanza molte pronunce di legittimità. Pur essendo ancora minorenne, infatti, chi raggiunge tale età è solitamente in grado di compiere scelte di vita e orientare consapevolmente le proprie decisioni. Si pensi, ad esempio, alla possibilità di interrompere il percorso scolastico, svolgere attività lavorativa, o addirittura sposarsi (in presenza di determinate condizioni) e riconoscere figli. Una considerazione di questo tipo potrebbe valere anche per i vaccini anti covid-19.Infatti il Tribunale di Trento col decreto del 20/07/2020 aveva già precisato che “i programmi vaccinali tutelano l’incolumità sanitaria non solo individuale ma anche comunitaria e per questo dovevano essere autorizzati (così anche Consiglio di Stato sezione III, 21/04/2017 n° 1662). In quel caso si trattava di vaccinazioni obbligatorie, non relative al Covid-19, ma il principio è chiaro: le liti strumentali dei genitori devono cedere il passo davanti all’interesse del minore e della collettività.

Genitori non separati in disaccordo.

Quando la separazione non è in corso ma i genitori litigano lo stesso sui vaccini, se la mancata vaccinazione può rappresentare un grave pregiudizio per il minore, la competenza è quella del Tribunale per i minorenni con possibili ricadute anche sulla capacità genitoriale del genitore no-vax. Lo ha precisato la Corte di appello di Napoli, ordinanza del 30 agosto 2017.

Persone ricoverate in strutture sanitarie

Sulle vaccinazioni delle persone non in grado di autodeterminarsi o comunque ricoverate in strutture sanitarie assistite sarà necessario presentare un ricorso al Giudice tutelare del Tribunale in cui risiede l’interessato. Rientra tra i poteri dell’amministratore di sostegno già nominato anche quella di prestare il consenso al vaccino (Tribunale di Cassino, decreto del 30/04/2021 n° 9468).